In questo periodo in cui all’ispettore è richiesto di tutelare a 360 gradi i lavoratori anche sotto i profili della sicurezza e ove non è garantita pari dignità economica rispetto agli altri lavoratori del comparto funzione pubblica, i vertici decidono di investirci di un’ulteriore doccia gelata, le schede di valutazione della performance ove risultiamo non valutati e ove la stragrande maggioranza degli operativi è appena sufficienti.

Ci troviamo a svolgere un ruolo delicato e difficile senza adeguato ristoro economico, almeno ci si aspettava un ristoro morale e nemmeno quello essendo stati valutati poco più di mediocri, tale condotta posta in essere dai direttori e dai capi di PO non fa altro che svilire i tanti lavoratori che con dedizione e senso di appartenenza hanno fatto funzionare gli uffici sempre ed, a maggior ragione, anche nel periodo pandemico e che mai si sono rifiutati di fare il loro dovere con coscienza e professionalità.

Eppure se siamo così mediocri come si spiegano i numeri di controlli, le sanzioni contestate i recuperi contributivi, le task force dedicate a determinati fenomeni, i procedimenti penali nati a seguito di nostre notizie di reato? siamo gli ispettori che vanno  in giro a garantire la legalità e la sicurezza sul lavoro, e a dire ai cittadini che l’ispettorato esiste ed è sul territorio, garantendo coi propri  verbali il sostanziale rispetto della normativa giuslavoristica e di sicurezza sul lavoro.

Una riflessione va fatta se da valutazione intermedia e valutazione finale nulla è cambiato, qualche domanda i vertici di Roma se la devono fare visto che il sistema di valutazione in merito alla coerenza dello stesso ribadisce l’impegno da parte dei responsabili volto a sostenere i propri collaboratori nel raggiungimento degli obiettivi definiti, attraverso incontri di verifica dell’avanzamento lavori rispetto a quanto pianificato, e soprattutto l’impegno degli stessi a creare un ambiente imperniato sulla fiducia e sulla collaborazione, al fine di fornire un feedback costruttivo, orientato alla crescita professionale del personale.

Quindi in un ottica di critica costruttiva vogliamo che il dott. Giordano Bruno conosca realmente il valore dei dirigenti e dei responsabili di P.O. posti a capo delle articolazioni territoriali, vogliamo che conosca come realmente si vive negli uffici, il clima e l’assenza del famigerato benessere organizzativo e come fare ad aiutarlo a capire? VALUTANDO I VALUTATORI secondo le schede dello stesso piano della performance.

Colleghi tutti vi chiedo di compilare la scheda allegata per valutare il comportamento del vostro direttore e del vostro capo P.O. e capo team.

I questionari in forma anonima potranno essere inviati alla casella postale dedicata valutazioniinl@virgilio.it entro il 15 marzo p.v.

Le votazioni uscite verranno sommate e riportate all’attenzione di Giordano affinché abbia una visione di insieme con il contributo anche del Direttore Centrale responsabile delle valutazioni , dei suoi funzionari e dei suoi dipendenti operativi nella speranza che almeno lui ci dimostri di tenere al nostro benessere lavorativo, ripristinando  un clima di fiducia e costruttiva crescita professionale in tutti gli uffici dell’Ispettorato

Il termine è breve perché non possiamo perdere tempo, dobbiamo iniziare ad urlare in quanto fino adesso il parlare in tono pacato non ha portato a nulla.

                                                                        IL COORDINATORE GENERALE

                                                                          Angelo Piccoli

P.S. vi alleghiamo la scheda da compilare e rinviare alla casella di posta dedicata:

valutazioniinl@virgilio.it