Nella giornata di ieri, 20 aprile 2020, si è svolta, in modalità di “videoconferenza”, la riunione tra l’Amministrazione e le OO.SS., avente ad oggetto la “Gestione dell’attività nella fase dell’emergenza epidemiologica da COVID 19”.
Il Direttore dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, Leonardo Alestra, nel rappresentare le inevitabili difficoltà operative ed organizzative, collegate all’emergenza epidemiologica, si è soffermato sulla circolare del Ministero dell’Interno n. 2 del 14.04.2020, evidenziando la necessità di riscontrare positivamente eventuali richieste di collaborazione dei Prefetti, ai fini del controllo sulle modalità di attuazione, da parte  dei datori di lavoro, delle procedure organizzative e gestionali oggetto del Protocollo Governo-parti sociali del 14 marzo 2020, e, più in generale, sull’osservanza delle precauzioni dettate per la messa in sicurezza dei luoghi di lavoro e la sussistenza di adeguati livelli di protezione dei lavoratori.

Al tal proposito, il Direttore Alestra ha comunicato che l’INL si è già attivato per divulgare una nota con indicazioni precise rivolte ai Dirigenti degli Ispettorati Territoriali.
Di detta circostanza ne abbiamo avuto immediata contezza in quanto, a distanza di qualche minuto dalla conclusione della riunione, l’annunciata nota, unitamente ai relativi allegati, si è materializzata in modo fulmineo ed è stata diffusa a tutti gli Uffici.
La FLP, nella persona del Coordinatore Generale Angelo Piccoli, preliminarmente, ha espresso il più totale disappunto sulla gestione unilaterale dell’Amministrazione di una situazione nuova e inaspettata, come quella che prevede, appunto, il coinvolgimento diretto dei lavoratori dell’INL nelle azioni di contrasto alla diffusione dei contagi da COVID – 19 negli ambienti di lavoro, contravvenendo anche al protocollo siglato dalla Ministra Dadone e la CSE/FLP per la prevenzione e la sicurezza dei dipendenti pubblici in ordine all’emergenza sanitaria da COVID 19.

L’attenzione è stata rivolta alla decisione scellerata di mandare allo sbando i propri dipendenti, senza aver prima convocato e sentito le OO.SS., nemmeno quelle dei dirigenti, le quali avrebbero potuto dare un utile contributo in tal senso.
Dall’inizio dell’emergenza ben tre richieste di confronto della FLP sono cadute nel vuoto.
Purtroppo, dopo qualche istante dalla conclusione della riunione tutto è apparso più chiaro!!!
Nel merito della questione, la FLP si è dichiarata apertamente: gli ispettori del lavoro ed il personale amministrativo dell’INL stanno dimostrando, anche in questo storico momento di tragedia, di essere lavoratori coscienziosi, dotati di uno spiccato senso del dovere e di appartenenza. Senza alcun dubbio, ogni dipendente vorrà dare il proprio
apporto, dimostrando di stare a fianco della Nazione e della collettività tutta.
SICURAMENTE E’ NECESSARIO “ESSERCI” E NESSUNO SI TIRERA’ INDIETRO!!!
La FLP contesta, però, le modalità con le quali sono state assunte decisioni importanti che vanno, indirettamente, ad incidere sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori e delle loro famiglie. Infatti, è stato ampiamente sottolineato che una circolare del Ministero dell’Interno non può modificare le funzioni istituzionali di un Ente. In alcun modo possono essere attribuite competenze che la legge riserva ad altri organi di vigilanza.
La FLP ha espresso un assoluto dissenso all’operazione di “reclutamento forzato” degli ispettori del lavoro da parte delle Prefetture sotto le mentite spoglie di una “richiesta di collaborazione”.
Sia chiaro, nessuno sta dicendo che non ci debba essere collaborazione, ma la stessa va governata e gestita in maniera accurata, prevedendo, fin dall’inizio, il coinvolgimento delle OO.SS., circostanza che nel caso di specie è del tutto venuta meno.
Nel più ampio spirito di collaborazione, la FLP ha preteso misure stringenti in termini di salute e sicurezza dei lavoratori, ritenendo elemento prioritario la partecipazione all’iniziativa su base volontaria.
Di fondamentale importanza è la previsione di un’adeguata formazione ed informazione per l’utilizzo dei dispositivi individuali di protezione adeguati, che dovranno necessariamente essere messi a disposizione dei lavoratori.
Questa O.S. ha posto un divieto tassativo di intervento del personale ispettivo presso gliospedali ,  cliniche e RSA, ove il rischio di contagio è elevatissimo.

Forti perplessità sono state espresse circa l’impiego dell’autovettura di proprietà per l’effettuazione delle verifiche in discorso; è stato ricordato all’Amministrazione che le automobili usate per fare le ispezioni sono le stesse che gli ispettori utilizzano nella gestione quotidiana della vita familiare.
Nemmeno lontanamente si può correre il rischio che dall’attività degli ispettori possa scaturire un pericolo di contagio per i propri parenti.
E’ necessario quindi che vengano messe a disposizioni auto di servizio, che venga stipulata una assicurazione adeguata per attività ad alto rischio.
LA FLP NON PERMETTERA’ CHE I DIPENDENTI DELL’INL DIVENTINO CARNE DA MACELLO!
Questa O.S. ha poi chiesto il perché del mancato coinvolgimento dei funzionari ispettivi dell’INAIL e dell’INPS, visto che la disposizione parla di ispettori dell’INL.
Come mai soltanto ora i politici si ricordano dell’esistenza dell’Ispettorato Nazionale del
Lavoro?
Dov’erano tutti i rappresentati del Governo quando abbiamo chiesto loro di ascoltare le nostre proposte e di avere riscontri concreti?
Nessuna risposta soddisfacente ci è stata data!
La FLP non è disposta a mandare al massacro i dipendenti dell’INL solo per salvare le poltrone dei vertici perché, diciamocelo, tutto questo servilismo nei confronti di decisioni scellerate prese da chi non conosce non solo il ruolo dell’INL ma nemmeno la Costituzione italiana, servono a far si che non venga soppresso l’INL; ma arrivati a questo punto è sicuramente meglio che vengano salvate le funzioni dell’INL, indispensabili al Paese, anche se svolte presso un altro Ente anziché una struttura ormai inutile visto che ha perso la funzione per cui era nata: il coordinamento degli ispettori del Ministero del lavoro, INPS e INAIL.
Si perché anche in questa circostanza di ispettori INPS e INAIL nessuna traccia.
Siamo certi che tutti i dipendenti dell’INL porteranno avanti il loro impegno di servitori dello Stato con l’indiscussa assiduità e abnegazione di sempre ma, sebbene ci troviamo in una fase emergenziale, le norme che attribuiscono le funzioni all’INL non sono state modificate per cui ci poniamo anche la domanda: come potrà un ispettore del lavoro andare a fare controlli sul rispetto delle norme anti COVID e far finta di non vedere eventuali infrazioni molto più gravi commesse dal datare di lavoro? Come ci si dovrà comportare in caso di lavoro nero?

La FLP da tempo ha chiesto alla politica di rivedere il sistema sanzionatorio che ci
appare esageratamente penalizzante in alcune situazioni, ma questo non è stato fatto nemmeno in questa fase di tracollo economico.
Quindi come potrà l’ispettore del lavoro di turno far finta di “non vedere”?
Ricordiamo che gli ispettori sono ufficiali di PG e non possono, all’occorrenza, rivestire un altro ruolo.
D’altronde, in questa fase, andare a sanzionare ditte che stanno già in ginocchio, ci
appare davvero inopportuno anche per l’incolumità degli stessi ispettori, quindi cosa bisogna fare?
E se, dopo un controllo effettuato dall’ispettore del lavoro per “ordine” della prefettura
dovesse succedere un incidente ad un lavoratore in nero che ovviamente l’ispettore non ha rilevato chi ne risponderà?
Come al solito ci appare tutto un grande pastrocchio fatto senza pensare alle conseguenze di decisioni prese “alla carlona”.
Il Governo si prenda le sue responsabilità, affronti seriamente il problema economico del Paese e modifichi le norme e le relative sanzioni; gli ispettori sono degli esecutori, non hanno potere discrezionale, quindi se le norme restano quelle che sono dovranno continuare a farle rispettare anche in questa fase.
La FLP ha sollevato anche le problematiche relative alla fase 2, le regole per il ritorno al lavoro, il distanziamento sociale, la disposizione del personale nelle stanze, la puntuale sanificazione degli uffici, i tamponi per tutto il personale, la previsione di mantenere gran parte del personale in lavoro agile fornendo però mezzi e programmi adeguati per il reale svolgimento dello stesso, tutti argomenti da affrontare per tempo.
Tutto ciò dovrà essere concordato e disposto al più presto, la fase 2 è alle porte.
La FLP non arretrerà di un centimetro.
Vi esortiamo vivamente a segnalarci ogni situazione anomala da cui possa derivare un danno ai lavoratori.
Per una maggiore conoscenza delle varie modalità operative che si andranno a delineare nell’immediato futuro, al fine di tutelare efficacemente i lavoratori, la FLP si attiverà anche presso le locali Prefetture con apposite richieste, mirate a tenere sotto controllo la gestione della “fantomatica collaborazione” eventualmente attivata dai Prefetti.

IL COORDINATORE GENERALE
Angelo Piccoli