..Ci era venuta la tentazione di usare il dialetto romano (romanesco) per essere più chiari nel trasmettere il messaggio a chi gestisce a Roma le cose in INL, ma ci siamo trattenuti, vero è che Roma e i Territori parlano linguaggi molto diversi.

C’erano prima degli ultimi mesi poche certezze nell’Ispettorato del lavoro, una era che le figure ispettive fossero due, una di Ispettore del Lavoro e una di Ispettore Tecnico.

L’ultimo grande concorso del 2005/2006, successivo al D. Lgs 124 di riforma dei servizi ispettivi, ebbe due strade di selezione ben distinte e separate, con titoli di studio certi, gli stessi poi ribaditi nella descrizione delle mansioni dell’ormai da troppi dimenticato CCNI 04 08 2009, (non da noi, lo firmammo e lo difenderemo), titoli da ultimo ribaditi da INL stesso con l’allega-

ta nota n. 00002 del 13/01/2021, poco più tardi di un anno fa (non un decennio fa).

Invece il bando pubblicato in G.U.n. 12 del 11 febbraio 2022, per complessivi 1249 posti di cui 1174 ‘Ispettori tecnici’, nulla riporta in merito alla tipologia di laurea necessaria per concorrere per questa figura, riporta il solo possesso dei seguenti titoli di studio: laurea; diploma di laurea; laurea specialistica; laurea magistrale. Stop.

Onestamente non ci riusciamo a dare una spiegazione ed anzi ci mettiamo in posizione di ascolto, qual è la ragione ? Davvero con concorsi che sono giocoforza semplificati si vuole correre il rischio di inserire sotto il profilo contrattuale (e con tutte le attività che questo comporta) vincitori di concorso con lauree diverse da quelle previste? Ed un ingegnere o architetto che si ritrovi superato in graduatoria da un laureato in materie umanistiche, veramente si rassegna a restare fuori, conoscendo tutto quanto stiamo ribadendo qui ?

Veramente non comprendiamo la ragione, siamo estremamente preoccupati, questo Ente ha pagato per anni scelte scellerate di altri direttori (o che altri direttori hanno dovuto subire),scontante ogni giorno dal personale negli uffici, abbiamo paura che una selezione che risponda a tali criteri di ‘fluidità’ rimarrà un vulnus per gli anni a venire.

Noi continuiamo quanto ci eravamo espressi positivamente sin dall’inizio sull’operazione di ‘rientro’ delle competenze di sicurezza in INL, il dato dell’inserimento di 1174 tecnici è assolutamente positivo, non capiamo veramente però il senso della mancata indicazione dei titoli di studio previsti, non vogliamo che vi sia improvvisazione e confusione, già abbiamo visto che le nuove attività previste per gli ordinari i punti 1, 2 4 5 dell’allegato 1 sono tutt’altro che elementari e scontate per chi la materia non la conosce e non ha le basi per entrarci con la giusta cognizione.

Certo l’intento è quello di presidiare il campo, di acquisire ‘visibilità’, ciò che non torna, ed anche di questo Le chiediamo conto, Sig. Dire:ore, è che nonostante noi si sta sempre ad agitarci per acquisire questa benedetta visibilità, caricando sul personale (ispettivo e non) di tutto e di più, al momento di passare all’incasso siamo regolarmente, anzi, diremmo ‘scientemente’ dimenticati, il caso peraltro tutt’altro che improvviso ma abbondantemente annunciato e quindi ‘trattabile’ per tempo dell’esclusione dalla perequazione è veramente scandaloso.

Si sarebbe voluto, visto che siamo un’Agenzia, entrare nella contra:azione collettiva delle Agenzie, ben più florida della nostra (che è l’ultima delle ultime), ma non si è potuto, ci è stato detto, restate con i Ministeri. Ora i Ministeri, compreso il nostro Ministero del Lavoro, entra nella perequazione, noi, nonostante tutto vediamo in busta paga che l’indennità di amministrazione è esattamente quella del Min. Lavoro, ne siamo fuori. Allora, a proposito del ‘romanesco’ di cui sopra, ci nasce dall’interno l’espressione tipica della Sora Lella Fabrizi…..”che ce state a piià per ….”?

Contiamo con lo stato di agitazione e le azioni che andremo a concordare con le altre OO.SS. che questo ennesimo schiaffone alla dignità minima del personale di INL rientri, intanto però Direttore, le questioni sono tante, una tra tutte, il personale ispettivo è rimasto con una dotazione informatica del tutto insufficiente, il tablet 13.3 pollici tutto è meno che una ‘posizione da videoterminalista’, ci appresBtimo a fare le pulci al mondo aziendale intero su queste questioni e siamo i primi a non essere a posto.

…… Non va decisamente bene……

IL COORDINATORE GENERALE

Angelo Piccoli