LE PROPOSTE FLP PER IL RINNOVO DEI CONTRATTI
Il diritto al rinnovo e l’adozione di scelte ineludibili per valorizzare il lavoro pubblico e modernizzare le nostre Amministrazioni non possono essere messi in discussione per lo sciopero indetto da CGIL, CISL e UIL.
Si riporta di seguito il notiziario FLP n. 44 del 25 novembre u.s.
IL COORDINATORE GENERALE
Angelo Piccoli
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Con il notiziario n. 43 abbiamo espresso le nostre valutazioni critiche sulle misure in materia di la-
voro pubblico contenute nel disegno di legge di bilancio 2021, approvato dal Consiglio dei Ministri
e ora all’esame del Parlamento.
Pertanto, abbiamo richiesto la ripresa del confronto con la Ministra Dadone e contestualmente in-
teressato le Commissioni parlamentari impegnate nel lavoro di esame del disegno di legge di bilan-
cio 2021 per illustrare le nostre proposte di modifica.
Purtroppo, come era prevedibile, la proclamazione dello sciopero da parte di CGIL, CISL e UIL per il
prossimo 9 dicembre, ha reso questo percorso più accidentato e difficile, dando fiato non solo alle
posizioni di chi lo ritiene intempestivo e non motivato, ma anche a tutti quei portatori di specifici e
ben individuati interessi, che vogliono approfittare di questo scivolone di una parte del fronte sin-
dacale, per rilanciare le politiche di smantellamento del lavoro pubblico, di ridimensionamento dei
diritti, di nuove privatizzazioni, mettendo in discussione il ruolo, la funzione, la dignità e la profes-
sionalità delle lavoratrici e dei lavoratori che hanno dimostrato, ancora una volta, durante questa
tragica pandemia, di essere la spina dorsale del Paese.
Non discuLamo il diri9o allo sciopero, che rispettiamo, anche se in questo momento non lo rite-
niamo opportuno, per la necessità di non far mancare neanche per un giorno i servizi e le presta-
zioni rese dalle Pubbliche Amministrazioni, ai cittadini e alle imprese, in questo grave periodo di
emergenza sanitaria ed economica, i cui riflessi sono ancora incalcolabili.
La FLP è il sindacato che, non solo ha rivendicato il diri9o al rinnovo dei contratti pubblici, ma è
anche l’unico, che le con proprie iniziative giurisdizionali, ha o9enuto la sentenza n. 178/2015
della Corte Costituzionale che ha cancellato il reiterato blocco del rinnovo dei contratti pubblici
protrattosi per oltre 10 anni.
Nessuno più di noi, quindi, ha le carte in regola per rivendicare con forza il rinnovo dei contratti,
scaduti a dicembre 2018.
E lo stiamo facendo in questa occasione, sia sollecitando l’Aran all’esame della nostra proposta per
un nuovo ordinamento professionale (diritto alla carriera e nuovi profili professionali) e per una
moderna organizzazione del lavoro e dei processi, sia incalzando il Governo e il Parlamento ad
adottare tutte quelle misure legisla<ve necessarie a superare gli aXuali vincoli economici e norma-
tivi che ci impediscono di andare in tale direzione.
Quattro sono le direttrici delle nostre proposte alla Ministra Dadone e alle Commissioni Parla-
mentari, che vanno di pari passo con la richiesta di un ulteriore adeguamento delle risorse stan-
ziate per il triennio 2019-2021:
SUPERAMENTO DEL TETTO MASSIMO PREDEFINITO DEI FONDI RISORSE DECENTRATE
La Flp ha chiesto di abrogare le norme che prevedono il divieto di superamento dell’en<tà delle
risorse dei Fondi Risorse Decentrate delle singole Amministrazioni, già nelle disponibilità delle stes-
se, e quindi senza aggravio per il bilancio dello stato, rispetto a quelle predeterminate e cristallizza-
te negli anni precedenti (2015/2016). Ciò al fine di poter implementare gli istituti della produttività
colleWva e individuale, valorizzare le posizioni organizzative e di responsabilità, permettere il di-
spiegarsi delle progressioni economiche e il riconoscimento del merito.
SUPERAMENTO DELLA TRANSITORIETA’ DELLA NORMA SUI PASSAGGI TRA LE AREE
È necessario che venga portata a regime la possibilità per le Amministrazioni, ora limitata e adoXa-
ta in via sperimentale per un triennio, poi prorogato sino al 31.12.2021, di prevedere procedure
concorsuali di passaggio tra le aree. Chiediamo anche di derogare per il personale in servizio al
possesso del <tolo di studio previsto per l’accesso dall’esterno, valorizzando quello immediatamen-
te inferiore, riconoscendo all’esperienza professionale e alla formazione conseguita, il valore di
credito forma<vo, e chiediamo inoltre l’aumento della percentuale riservata agli accessi dall’inter-
no all’area superiore dal 30 al 50 per cento.
DELEGIFICAZIONE DELLE MATERIE RELATIVE ALL’ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
La FLP ha chiesto di abrogare quelle norme che negli ultimi anni hanno riservato alla legge tutti i
provvedimenti legati all’organizzazione del lavoro, ingessando ogni azione di semplificazione e di
miglioramento organizzativo che oggi resta unicamente nella disponibilità della dirigenza e della
burocrazia.
PIENA ESIGIBILITA’ DELLA CONTRATTAZIONE INTEGRATIVA
La FLP rivendica la necessità di definire la portata dei controlli agli accordi sottoscritti in sede di
contrattazione integrativa riservandola alla correttezza del rispetto dei vincoli economici e delle
disposizioni previste nei Contratti collettivi nazionali. Ciò in quanto gli Uffici dell’IGOP e della Fun-
zione Pubblica entrano nel merito delle scelte delle parti contraenti, esulando dalle proprie specifi-
che competenze, o fornendo interpretazioni di parte che non trovano fondamento nei CCNL e nelle
stesse norme. Questo provoca ritardi nella stipula dei Contratti integrativi, lunghissimi tempi di cer-
tificazione, ostacoli all’utilizzo delle risorse, vanificando il ruolo e gli ambiti della contraXazione in-
tegrativa.
Queste sono solo alcune parziali proposte necessarie per poter iniziare un percorso capace di per-
mettere la stipula di un contratto dignitoso.
Ma vi è anche un orizzonte più ampio.
Le risorse del recovery fund, e quelle contenute nella legge di bilancio, possono e debbono essere l’occasione per un concreto rilancio delle azioni e delle attività delle nostre Amministrazioni,
per decenni governate solo dalla logica dei sacrifici e della riduzione dei costi, che hanno portato a situazioni ormai ingesbili in termini di organici e di ricambio generazionale, di riconoscimento delle professionalità e delle carriere, di investimenti tecnologici e infrastrutturali, di digitalizzazione dei processi e di formazione degli addetti.
Pertanto il rinnovo dei contratti di lavoro diventa un pezzo importante nella strategia di rinnova-
mento e di rilancio economico e sociale del Paese.
Con questa convinzione con<nueremo a portare le nostre idee e il nostro contributo a tutti i livelli,
senza fare sconti a nessuno, coinvolgendo da un lato i lavoratori, il cui impegno permette ogni
giorno, in situazioni precarie, di rispondere alle richieste e alle aspettative dei cittadini e del Paese,
e dall’altro, promuovendo alleanze con tutte le forze sane e avvedute, consapevoli dell’importanza
e del ruolo che deve avere la nostra Pubblica Amministrazione.
Immaginiamo che anche Cgil, Cisl e Uil si stanno rendendo conto dell’inopportunità della scelta
operata e confidiamo che possano decidere di ricostituire un’unitarietà di azione sindacale per
raggiungere gli obiettivi comuni nell’interesse dei lavoratori pubblici e del Paese.
LA SEGRETERIA GENERALE