SI RIPORTA DI SEGUTO IL NOTIZIARIO FLP LAVORO N. 9

E’ con grande meraviglia che in queste ore si apprende il dietro front di alcune sigle sindacali rispetto all’ipotesi di accordo sul trattamento economico da riconoscere ai titolari di posizioni organizzative, appena freschi di nomina, ma ignari, ahimè, su quanto la tanto paventata e ottenuta neo responsabilità sarebbe stata ricompensata.

E sì, a ben vedere, la FLP aveva già visto delle grandi incongruenze molto prima che si arrivasse alla sospirata chiusura della procedura (ricordiamolo: circa 365 posizioni scandagliate con esami lampo, effettuati in “zona cesarini”), quando l’amministrazione, in fretta e furia, alla fine dell’anno, ha fatto sostenere il famigerato colloquio (seguente alla presentazione dei titoli), con tanto di presentazione e risposte a domande, anche multiple, con necessità quindi di devoto studio, al fine di testare la “papabilità” dei candidati. In moltissimi casi, essendo stati più candidati per la stessa P.O. è stata “partita vera”, con nomina di un collega piuttosto di un altro. 

Il tutto, senza mai dire a priori a quali incombenze (e quindi quali potenziali concrete conseguenze) gli stessi sarebbero andati incontro in caso di attribuzione dell’incarico (non si è mai fatto riferimento a specifiche ed elencate attribuzioni di responsabilità), senza mai dire quanto le stesse fossero retribuite (con l’anelata speranza dei canditati di un giusto compenso) e, soprattutto, senza mai dire preventivamente quanti e quali somme sarebbero state stanziate ed utilizzate, anche eventualmente a scapito dei futuri colleghi coordinati. (a tal proposito sarà necessario che l’amministrazione trovi le somme adeguate, da far confluire nel fondo risorse per la retribuzione delle P.O. perché non si potrà incidere su somme destinate a tutti i lavoratori per incarichi utili all’amministrazione per un numero così elevato di posizioni organizzative) 

Ora non ci si deve stupire, sì, non ci si deve stupire se molti dei colleghi nominati, mortificati da un accordo che la FLP non ha firmato a monte, criticando l’impianto sin dall’inizio, ma da alcuni sindacati comunque siglato (NB: sull’ipotesi di accordo che vi alleghiamo compare la dicitura “firmato”), stiano chiedendo una vera e concreta rivisitazione di quanto ipotizzato e per  fortuna, diciamo noi (ma anche i colleghi), non ancora definito completamente se non ancora trasmesso agli organi di competenza per la validazione.

Non ci piace dire “l’avevamo detto”, ma purtroppo è così: l’intero impianto va rivisto non si può continuare a mettere delle pezze a coperte già logore!

Quello che stupisce, va proprio detto, è che in queste ore girino comunicati sindacali che fanno dietro front o che, guarda caso, propongono modifiche a quanto sottoscritto in fretta e in furia senza ascoltare i lavoratori, pensando che i lavoratori dell’INL avessero “l’anello al naso”.

Siamo di fronte ancora alla situazione paradossale di non voler ascoltare le voci dei lavoratori dell’INL, che, dopo anni e anni di privazioni economiche dettate da mentovate crisi economiche e disorganizzazioni amministrative, devono continuare a subire un trattamento giuridico ed economico non adeguato a quanto espresso da tutti per la professionalità rivestita e maturata in anni e anni di servizio. anzi mortificante, ne è riprova l’ipotesi di accordo delle P.O.!

La FLP è sempre al loro fianco e non accetterà e subirà passivamente ingiustificate iniziative a loro detrimento. 

IL COORDINATORE GENERALE

                                                                                                                                                                             Angelo Piccoli