E’ tempo di valutazioni. Sì di valutazioni! La performance incombe. Insieme al giuramento del nuovo governo e del “deja vu” prof. Brunetta al dicastero della Pubblica Amministrazione. Ma è anche tempo di COVID, già da molti mesi ormai.

 La pandemia incalza più che mai in questi giorni, c’è un ritorno di fiamma del virus, un incremento dei contagi su tutto il territorio nazionale, (vedasi le soglie critiche abruzzesi), ma le valutazioni incombono, la performance organizzativa incombe, stranamente così puntuale quest’anno.

Si apprende da molti ITL che il personale è stato valutato o,  meglio,  svalutato al ribasso per l’anno 2020, senza che si sia tenuto minimamente conto di quello che è successo, della guerra in atto contro un virus malefico che ha stravolto le vite dei lavoratori e delle loro famiglie, che ha modificato  completamente il lavoro nostro e di tutti i colleghi della P.A. con un grand handicap per i lavoratori dell’INL: noi non eravamo pronti! I nostri sistemi non funzionavano e non funzionano da remoto, non avevamo e non abbiamo dotazioni informatiche assegnate dall’amministrazione, non avevamo e non abbiamo una scrivania virtuale. Quindi i lavoratori, quelli che tutto sommato non avevano grandi patologie, non erano lavoratori fragili o non li avevano nel nucleo familiare hanno dato la loro disponibilità anche in piena pandemia a recarsi negli uffici ed hanno svolto anche il lavoro dei colleghi assenti non per loro volontà ma costretti da disposizioni normative o da condizioni molto precarie di salute.

Molti lavoratori – pur volendo – non hanno potuto dare il massimo (che comunque non sappiamo quale sia questo massimo), eppure sono stati valutati come se non avessero voluto, nonostante la sostanziale conferma degli obiettivi degli anni “normali”, tutto come se nulla fosse successo (con i file dei monitoraggi semplificati!). In alcune ITL addirittura i capi processo ed i capi teams, che spesso (e con tutti i rischi di salute annessi e connessi) hanno mantenuto la barca a galla, in tempi di presidi e di pratiche da far correre, nonostante la fine della sospensione dei termini di procedimenti, sono stati addirittura valutati con punteggio minore rispetto ai propri collaboratori o in altre ITL esattamente il contrario.

Tra l’altro pare che siano state usate schede di valutazione diverse dalle precedenti per cui ci chiediamo da chi siano state fornite, i criteri sono diversi per ogni ITL?

In tempo di guerra forse era Il caso di adottare misure di valutazione del personale e dei responsabili che tenessero concretamente conto di quello che è successo nel 2020!  Non era forse il caso di tenere conto tecnicamente che c’è stata, ed è ancora in atto, una situazione straordinaria e di urgenza? 

La FLP ne aveva sollevato il problema in tempi non sospetti. Che dire, non se ne è tenuto per nulla conto, si è andati avanti dritti come un treno, come se nulla fosse successo. 

 E’ forse ora di rivedere seriamente questo complicato meccanismo di valutazione che, già di suo e di partenza, è completamente inefficiente. “Quis custodiet ipsos custodes”? 

Pensavamo che la pandemia potesse tracciare una linea di demarcazione tra il vecchio ed il nuovo, che potesse essere un grande momento di riflessione, di revisione, di aggiustamenti, di balzi verso il futuro, ma così non è.

L’amministrazione ha pronto un “nuovo” sistema fondato sugli stessi principi del precedente e ci sorge anche un dubbio: sarà che i dirigenti lo abbiamo già adottato nonostante non sia ancora partito e soprattutto non abbia ancora superato gli step di validazione del CUG (per fortuna ricostituito) dell’OIV e della Funzione Pubblica?

La FLP si sta fortemente battendo affinché un nuovo sistema di misurazione e valutazione preveda le aperture offerte dalla funzione pubblica nelle linee guida di dicembre 2019, rendendo il processo della valutazione un momento di confronto, di crescita e di incremento dell’efficacia e dell’efficienza dell’ente. Questo sarà possibile operando una trasformazione radicale, prevista dalla funzione pubblica, attraverso l’introduzione di una valutazione non più verticistica e univoca ma partecipativa attraverso il coinvolgimento dello stesso valutato e di coloro che fanno parte dello stesso gruppo di lavoro.

Tutto ciò renderebbe sicuramente migliore il clima negli uffici e sicuramente abbatterebbe i contraddittori, ma soprattutto renderebbe un miglior servizio al cittadino (scopo primario della P.A.)

Per stravolgere quello che diceva il caro Manzoni nei promessi sposi (in tempi di anglicismi è meglio usare l’italiano, come dice il prof. Sabatini): “quelli che “valutano”, bisogna pregare iddio per loro”!

Siamo comunque a disposizione per tutti coloro che avessero bisogno di supporto nel contraddittorio sulla valutazione della performance individuale al n. 3927965811.

IL COORDINATORE GENERALE

                                                                                                                                                                    Angelo Piccoli