Un giorno un pittore che tutti conosciamo, un certo Vincent Van Gogh, disse: “Non so nulla con certezza, ma la vista delle stelle mi fa sognare”. Questo accade in queste settimane presso l’INL. Abbiamo laureati in giurisprudenza, economia e scienze politiche e materie assimilate e vogliamo magicamente ricavarne degli esperti di sicurezza. Come? Prendiamo un contenitore e ci mettiamo dentro della farina, tanta farina. Farina di grano, di castagne, di grano saraceno, di orzo e tanto altro. Poi mischiamo tutto ed otteniamo degli esperti in sicurezza.

Un giorno mi è arrivata per errore nella chat whatsapp del gruppo di lavoro (ci mancava solo quella, no?) una serie di video teatrali. Sapete una cosa? Ho avuto paura! Per fortuna ero seduto. Pensavo che fosse una nuova competenza: esperto di danza e regia. Già immaginavo due mesi di formazione sul campo tra telecamere, balletti e costumi.

Ora, siamo seri, qualcuno ha avuto la brillante idea di pensare agli ispettori come tuttologi. Ok. Diritto del lavoro, previdenza, infortuni sul lavoro, sicurezza sul lavoro. Il tutto per la modica cifra di 1.500 euro al mese. Un affarone! Noi Italiani siamo abituati a sentirci dei veri tuttologi, ma finché la questione si limitava al calcio e ai consigli d’amore non era un problema. Dopodiché siamo diventati tutti giuristi, virologi, infettivologi, cuochi, pasticcieri, etc…

Cosa possiamo fare? Sarebbe corretto far notare a qualcuno, magari al nostro Direttore generale, che noi ispettori ordinari non abbiamo competenza di sicurezza sul lavoro e che possiamo solo fare danni. Semplice! Può anche propinarci in orari assurdi una formazione a distanza su temi impegnativi ed importanti, ma non pensi anche minimamente di avere risolto la questione. Ha davvero l’idea di illuminare le menti degli ispettori con kg di formazione? Suvvia!

L’articolo 13 dell’81/2008 recita adesso che “la vigilanza sull’applicazione della legislazione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro è svolta dall’Azienda Sanitaria Locale competente   per territorio, dall’Ispettorato nazionale del lavoro e…”. Benissimo! Eppure continuiamo a non sapere nulla sull’argomento. Non poco, davvero NULLA! Siamo completamente ignoranti della materia.

TUTTO CIO’ IN UN PERIODO IN CUI NON C’E’ SETTIMANA IN CUI NON CI SIAMO MORTI SUL LAVORO!

Dunque, dato che si riesce proprio a vedere che gli ispettori del lavoro sono professionisti di diritto del lavoro, ma non sanno assolutamente nulla di sicurezza sul lavoro, cosa possiamo fare?

Semplice, glielo scriviamo!

Compiliamo una dichiarazione di mancanza di competenze, che non ci permette di vigilare! E mandiamola al Direttore del nostro ufficio e per conoscenza al Direttore generale. Una semplice mail va bene, d’altronde siamo anche esperti informatici, no?

Un esempio potrebbe essere:

Io sottoscritto Tizio Caio, ispettore del lavoro ordinario, comunico di non avere competenze in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e di non essere pertanto in grado di assicurare alcun tipo di vigilanza sull’applicazione di tale legislazione. Firmato Tizio Caio

A questo punto la palla passa a Lei, caro Direttore!

                                                      IL COORDINATORE GENERALE

                                                                                            Angelo Piccoli