La situazione paradossale, kafkiana, in cui è piombata INL con la vicenda della mancata perequazione, ricorda una famosa scenetta di ormai molti anni fa, quanto Troisi e Arena erano ancora parte del trio ‘La Smorfia’, in una delle tante Arena diceva a un povero e disperato Troisi, ‘quando ti assale la disperazione per la tua povertà, girati e consolati perché vedrai che c’è qualcuno che sta peggio di te’…..la risposta di Troisi era ‘sì sì, ….io mi giro ma non vedo a nessuno.’ Ed è appunto quanto accade alle lavoratrici ed ai lavoratori dell’altisonante ‘ISPETTORATO NAZIONALE DEL LAVORO’, una volta da dipendenti del Ministero del Lavoro si facevano i conti tra poveri, quella era una delle amministrazioni più povere ma ci si diceva, c’è qualcuno che sta peggio (a memoria, si diceva, i beni culturali…). Ora, con l’altisonanza e la presunta nobiltà dell’intestazione, sono piombate addosso al personale innumerevoli ulteriori incombenze, tra cui il fardello – nobile ma pesantissimo – della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro.
A seguito della strampalata vicenda della mancata perequazione, è partita in via unitaria, un’azione di lotta che porterà a manifestazione a Roma ma che già in questi giorni vede il personale impegnato in assemblee dentro e fuori gli uffici, a esternare tutto il proprio malessere; diciamolo chiaro, la vicenda della mancata perequazione è stata l’ultima delle discriminazioni che vede il personale INL trattato sempre e comunque peggio degli altri, lo diciamo rispetto ai colleghi di INPS e INAIL, cui dovevamo uniformarci (progetto miseramente fallito, anche se in alcuni uffici ci si ostina ad assegnare pratiche INAIL a colleghi ispettori del lavoro, senza aver visto una lira che sia una di ‘armonizzazione’ dei trattamenti retributivi), ma da ultimo la vicenda della mancata perequazione ha visto un precedente allarmante con i buoni pasto durante lo Smart Working, tranquillamente riconosciuti al personale del Ministero del Lavoro e negati a quello INL.
Ora, il personale sta manifestando tutto il malessere accumulato con tali vessazioni, gli ispettori hanno ritirato o stanno ritirando il mezzo proprio, sempre per dare un segnale forte contro l’ingiustizia della mancata perequazione, da Roma– a parte un breve intervento su quotidiano nazionale da parte del DireBore Giordano – nessun cenno o segnale ma – anzi – vediamo con sconcerto allucinante che si continua a sfornare comunicati, circolari, Decreti, che aumentano le competenze, le attività e le responsabilità dei funzionari, senza nessunissima corrispondente segnale di miglior retribuzione.
In pratica da un lato si vogliono dei super funzionari, pronti a uscire in cantiere a verificare il 110%, oppure a districarsi nell’ assolutamente complicato mondo dei trasporti nazionali ed internazionali usando la piattaforma IMI, oppure ancora in ambito agricolo nel valutare assunzioni in regime di codatorialità – e citiamo solo le ultime uscite da lunedì scorso, una al giorno, in periodo in cui la frustrazione è massima – da un altro non vediamo un cenno che sia uno sulla vicenda che ha determinato l’attuale stato di agitazione.
Totalmente fuori luogo in questo particolare momento la formazione con compenso orario a 150,00= euro/ora solo per i formatori esterni, ennesimo schiaffo nei denti al nostro personale tutto, sia chi si dedica alla formazione ma anche verso chi anela a vedere un qualsiasi riconoscimento economico e non si vede riconosciuto neanche il dovuto, leggasi buoni pasto di cui sopra, ma per gli ispettori i sacrosanti adeguamenti annui di indennità di missione e chilometrico per le uscite ispettive.
Lo diciamo ai vertici dell’Ispettorato, dimostrate di esserci ! Dimostrate di meritare tutto quanto il personale INL fa da sempre per spirito di servizio e partecipazione, fate in modo che in questo momento INL determini il senso di appartenenza che si intravedeva al momento della sua istituzione ma che è stato clamorosamente disperso in questi cinque anni di follia assoluta.
Il momento è topico, molti colleghi stanno inviando in massa richieste di mobilità, INL si è rivelato una trappola per gonzi, nato con il marchio del costo zero è finito per portare i propri dipendenti ad un arretramento economico sconcertante, il tutto nella fortemente percepita indifferenza della propria classe dirigente romana.
Da questo buco nel quale ci siamo cacciati se ne deve uscire tu` assieme, Dottor Giordano. Siate presenti e compatibilmente con i ruoli che ricoprite fate sentire la vostra vicinanza al personale. Non si può fare finta di nulla continuando a sfornare adempimenti e richieste di attività che in questo particolare momento sono percepite come disinteresse al momento di lotta in atto. La sensazione che giunge nei territori è che noi siamo il Titanic che affonda e voi a Roma l’orchestrina che continua a suonare. Se così non è, fatelo percepire al personale INL !
IL COORDINATORE GENERALE Angelo Piccoli