Nell’ultima riunione, tenutasi il 18 febbraio u.s., sono stati presentati e discussi i provvedimenti direttoriali relativi al Decreto Incentivi degli ispettori; dopo aver pubblicato il nostro notiziario abbiamo ricevuto numerosissime segnalazioni da parte dei nostri iscritti ispettori, con serrate critiche al detto impianto.

Innanzitutto le critiche riguardano l’ennesimo mancato rispetto dei criteri già fissati con il DD 49 di Luglio 2020, abbiamo fatto presente in riunione che, giusti o sbagliati che fossero, i criteri erano stati fissati e che ogni ispettore ha avuto possibilità di improntare la propria azione ispettiva su quelli; ora i criteri 2020 se non proprio stravolti, vengono ampliati, si inseriscono aspetti differenti rispetto l’ampiezza della ditta, soprattutto si aggiunge la premialità per le pratiche regolari/irregolari, concetto che abbiamo sempre reputato molto pericoloso, sia per chi opera, che non ha la possibilità di trattare lucidamente le ‘emergenze’ e magari il pensierino all’incentivo lo fa, ma soprattutto per coloro che la verifica ispettiva la ricevono, valutare l’operato dell’Ispettore sapendo che in qualche modo verrà premiato sulle irregolarità, trasforma pericolosamente il giudizio degli ispezionati, lo abbiamo fatto presente in riunione e ribadiamo con la presente di evitare qualsiasi ‘mercificazione’ dell’attività ispettiva, in particolare in capo all’ispettore (cosa diversa è tale valutazione in capo al Dirigente di sede). Riteniamo eticamente scorretta questa valutazione che potrebbe innescare la ricerca “a tutti i costi” dell’irregolarità.

Più in generale, abbiamo assistito ad un notevole ‘stravolgimento’ della filosofia sottostante la misura del Poletti, ci è sembrato che si voglia tendere a comprimere la parte fissa a favore di una parte variabile che va a ricalcare pressoché totalmente  i criteri della direttiva di secondo livello, quando – e lo abbiamo illustrato nel notiziario precedente – la natura ex DL 145 del 2013 – aveva tutt’altra natura, di rendere maggiormente efficace ed efficiente l’attività ispettiva, con un risarcimento in particolare dell’utilizzo del mezzo proprio (a proposito, esiste un monitoraggio di quanti ITL hanno dato seguito ai noleggi dell’auto di servizio ?).

Abbiamo forte la sensazione che la direzione intrapresa sia quella di utilizzare questi fondi né più né meno come un ‘prolungamento’ dell’incentivazione da FRD, lo avevamo già notato in precedenza in molti accordi locali, piegati sugli obiettivi del dirigente, ora la deviazione è fatta propria dal Centro, un domani verrà detto – come già successo – che si tratta di una duplicazione di incentivi e che una va eliminata. Non è così.

Noi chiediamo che:

 a) la parte fissa sia l’80% e quella variabile 20% ;

 b) che siano eliminate le decurtazioni per le assenze. Torniamo a confondere l’indennità con il FRD Ormai il concetto delle presenze è totalmente superato anche per il FRD dove si dovrebbe parlare di raggiungimento di obiettivi.

Infine, manca al momento i criteri in merito alle ripartizioni tra gli ispettori, che tanti problemi hanno determinato nella precedente modalità di ripartizione in base agli accordi locali, ma anche nella suddivisione della prima tranche dove si è verificato un ‘mix’ nelle varie ITL tra criteri vecchi nuovi, e ciò senza una reale presa di posizione dal parte del Centro.  Reputiamo stucchevole questa volontà di disimpegno da parte delle direzioni Centrali in merito a quanto accade nei territori, abbiamo già detto e ribadiamo che anche nei criteri di ripartizione vi deve essere forte la Governance dal centro, il datore di lavoro non è il direttore locale, il datore di lavoro è INL.

A latere di quanto sopra, poiché sono stati tra i più danneggiati, gli ispettori – ma non solo – si chiedono e ci chiedono quando si porrà rimedio all’assurdità dell’interruzione della consegna dei buoni pasto, sembra vicenda dimenticata invece è il caso di riattualizzarla con prepotenza perché, se per caso fosse sfuggito, siamo ancora in fase emergenziale ed in molte ITL sono stati istituiti nuovamente i presidi essendo nuovamente in zona rossa.

                                                                                                                     IL COORDINTORE GENERALE

                                                                                                                                     Angelo Piccoli