Oggi si è tenuto un nuovo incontro per FRD 2020 e incentivi ispettori.

 Il FRD 2020 è stato firmato, ovviamente non da FLP, con i soliti criteri e con il ricatto morale dei lavoratori che stanno aspettando questi soldi. La FLP ha ribadito che i lavoratori hanno bisogno di riconquistare la dignità persa e non dei quattro spiccioli erogati con il Fondo.

Ovviamente a nulla è valso richiedere che il fondo venisse implementato dei risparmi di gestione per buoni pasto e straordinario non erogati nel corso del 2020, così come previsto dalla legge di bilancio. Non si è nemmeno tenuto conto della particolarità dell’anno trascorso che ha visto trasformare le nostre vite e la modalità di lavoro. Tutto come prima compreso gli obiettivi che sono rimasti invariati. 

Relativamente al Decreto Incentivi, si sono succeduti negli interventi il Dr. Diana che ha illustrato la bozza del DD ‘misure per l’efficientamento della funzione ispettiva’, mentre il dr. Parisi ha illustrato i ‘criteri per la ripartizione tra gli uffici della quota variabile delle misure incentivanti per il personale ispettivo. Attività 2020’.

Riguardo la prima questione abbiamo ascoltato il Dr. Diana che ha illustrato gli obbiettivi del lavoro posto in essere, vale a dire la massima armonizzazione della suddivisione degli incentivi ex ‘Poletti’, con la possibile coincidenza di pagamenti tra le varie ITL, ciò anche a rimedio del ‘disordine’ scaturito in passato e con il pagamento della prima tranche 2020.

La bozza di Decreto riporta i criteri di ripartizione per il 2020, che sono giocoforza quelli del decreto direttoriale 49, però per la parte variabile i criteri di redistribuzione agli uffici sono indicati con il secondo documento poi illustrato dal Dr. Parisi e del quale diremo tra un attimo; in merito alla bozza di Decreto che all’art. 3 tratta invece della distribuzione per il 2021, è indicata una suddivisione tra quote fisse (adibizione attività ispettiva, utilizzo auto propria, notturni festivi) e quote variabili pari a 60% per le prime e 40% le seconde: abbiamo evidenziato – unitamente in sostanza a tutte le altre OO.SS. presenti – la richiesta di ampliare la percentuale della quota fissa al 70%. Più precisamente, abbiamo operato una riflessione specifica in merito al comma 4 dove si stabilisce che gli importi destinati alle quote fisse vengono quantificati di semestre in semestre, abbiamo chiesto il rispetto nel minimo delle quote già fissate con il DD 49 anche a costo di non rispettare la percentuale 60/40.

Ci è stato risposto che se si modificano le suddette proporzioni si ‘snatura la funzione ‘incentivante della misura’, ci siamo riservati una riflessione sull’attribuzione di tale connotazione al Decreto ex DL 145 del 2013,  l‘abbiamo esposta alla presenza del Dr. Parisi, riteniamo che la misura non abbia natura ‘incentivante’ (quello è il compito del FRD), ma di dare ‘efficacia’ all’azione ispettiva, infatti il DD è correttamente rubricato ‘MISURE PER L’EFFICIENTAMENTO…’ si può discutere di cosa voglia dire (magari vuol dire rendere più agevole, confortevole l’azione del funzionario ispettivo ? Ci ricordiamo tutti il periodo a valle del quale fu istituito tale incentivo e certo la sua natura originaria che era quella di ristorare i disagi di un’attività ontologicamente differente da tutto quanto accade negli uffici) ma non si può dare come motivazione all’allargamento della percentuale quantomeno 70/30 alla necessità di rispondere ad una natura ‘incentivante’ della norma istitutiva, che tale – a nostro giudizio – non è.

Riguardo poi i criteri individuati dal secondo provvedimento, illustrato da Dr. Parisi, la principale preoccupazione che abbiamo esposto è che tutte le variabili ivi contemplate non si risolvano in un carico di lavoro ulteriore di rendicontazione per uffici che sono già allo stremo delle forze, ci è stato assicurato che si tratta di dati già in possesso della Direzione e che anzi il criterio è stato proprio di non andare a gravare con tali richieste; vedremo.

Si è poi posto con forza – una volta definita la somma da retrocedere agli uffici in base ai criteri enucleati –  il punto della ripartizione delle somme variabili tra gli ispettori, si è chiesta una ‘governance’ anche su questo proprio per evitare le problematiche passate che hanno di fatto portato all’accentramento della gestione della misura, abbiamo avuto rassicurazioni in tale senso ma anche qui ci riserviamo tutte le verifiche e segnaleremo eventuali storture che ci vorrete evidenziare.

Il Dr. Parisi ha poi anticipato che nei criteri del 2021 rientreranno anche gli accertamenti, che verranno valutate le ipotesi di inserire i recuperi contributivi, infine si paventa la possibilità di modificare le percentuali delle quote fisse a 60 per la funzione ispettiva, 25 per l’utilizzo del mezzo proprio, 15 per i notturni/festivi.

A latere delle questioni sopra dette, ci è stata confermata la volontà di riportare in auge al più presto la maggiorazione dell’indennità chilometrica, ci è stata confermata la definizione per marzo delle Progressioni Orizzontali e salvo problematiche derivanti dalla pandemia, si ipotizza per Aprile di dare seguito alle prove scritte per le verticali.

IL COORDINATORE GENERALE

Angelo Piccoli