Siamo stati, purtroppo, facili profeti. Avevamo preannunciato, con largo anticipo, il default, evidenziando le pecche del sistema.
E così è stato!!!
Il processo di migrazione infrastruttura ITC dal MLPS all’INL ha mostrato e sta mostrando tutti i limiti di un sistema deficitario e non ha sortito gli effetti auspicati dall’Amministrazione, né a livello centrale, né tantomeno a livello periferico.
Nelle realtà territoriali dove è già avvenuta la migrazione, sia pure, tra mille difficoltà, tantissime sono le disfunzioni e le criticità riscontrate e tuttora persistenti, che impediscono al personale amministrativo e ispettivo di poter svolgere al meglio i propri compiti istituzionali .
Solo per citarne alcune, basti evidenziare le difficoltà di collegamento alle banche dati INPS e INAIL, al sistema COL e NDR, che non rendono di certo agevole l’attività svolta dal personale ispettivo.
Dopo il processo di transizione dei dati, il sistema operativo è diventato più lento e macchinoso e, sovente, per alcune operazioni, si blocca, e ti rinvia all’autorizzazione dell’amministratore, mettendo sempre più a dura prova i nervi dei lavoratori tutti.
Le inefficienze del sistema non possono, di certo, essere imputate alla responsabilità del personale amministrativo e ispettivo, che ha seguito, alla lettera, tutte le istruzioni fornite dall’Amministrazione per la migrazione dell’infrastruttura ITC dal MLPS all’ INL, per cui alcuna negligenza e/o alcun ritardo nella predisposizione e/o compilazione di atti e/o verbali e/o provvedimenti amministrativi e ispettivi potrà mai essere loro contestata dal Dirigente.
Semmai, dovrà essere l’Amministrazione a porre in essere tutti gli atti necessari per ripristinare la funzionalità del sistema operativo e gestionale, al fine di scongiurare l’ipotesi di reato per interruzione di servizio pubblico.
IL COORDINATORE GENERALE
Angelo Piccoli