ROMA, 1 Dicembre 2020

 

NOTIZIARIO N. 147
CHE DIRE!!!

In data odierna è ripreso, in modalità videoconferenza, il confronto previsto con l’Amministrazione
sulla bozza di CCNI in materia di F.R.D. 2020.
All’ordine del giorno della riunione prevista anche la discussione sul quantum economico da attri-
buire ai prossimi Jtolari di Posizioni Organizzative, le cui procedure concorsuali sono ancora in cor-
so, e la modifica dei requisiJ di accesso al profilo di Ispettore tecnico.
Prima dell’apertura sei lavori la FLP ha nuovamente richiesto la verbalizzazione degli incontri con le
posizioni delle OO.SS. e dell’Amministrazione per mettere fine alle posizioni ambigue di alcune
O.SS. che conJnuano a fare alcune dichiarazioni durante l’incontro ma poi scrivono tuH’altro nei
notiziari. Continuiamo a non capire la riluHanza dell’Amministrazione: la verbalizzazione degli in-
contri è una forma di trasparenza ed un diriHo sacrosanto dei lavoratori che devono sapere quali
siano le reali posizioni delle OO.SS. che li rappresentano.
In apertura dei lavori, il Dr. Diana ha illustrato le modifiche apportate alla precedente bozza per la
riparJzione del F.R.D.2020 dall’Amministrazione, a seguito dell’incontro con i sindacati.
Come FLP abbiamo ribadito la nostra assoluta contrarietà all’impianto proposto, maggiormente
per quest’anno, così anomalo, a causa della grave situazione creata dalla pandemia tuttora in aHo.
Abbiamo chiesto all’Amministrazione se si è resa conto di quali conseguenze potrà provocare sif-
faHa proposta di riparJzione del F.R.D. 2020 per i colleghi che, loro malgrado, sono stati costretti a
restare a casa in quanto lavoratori fragili.
Ci è parso inoltre che i criteri previsti per la c.d.. quota ispettiva, al personale che svolge aQvità di
vigilanza esterna, abbia una serie di paletti predeterminati e oltremodo rigidi, che non lasciano
margine alcuno alla contraHazione di sede, soprattutto per un anno che ha visto stravolta la noma-
le attività ispettiva a causa del COVID.
Ci appare surreale che, tra i criteri individuati dall’Amministrazione per l’attribuzione della quota
ispettiva, siano indicati, tra gli altri, il numero di praJche irregolari, svolte dal singolo Ispettore, nei
vari settori dell’agricoltura, dell’edilizia, della logistica e dei trasporti e in relazione alle misure di
sostegno al reddito.

E’ come se volessimo incitare il singolo Funzionario a trovare delle irregolarità a carico delle azien-
de, anche laddove di fatto non siano state riscontrate.
E conJnuiamo a ribadire la non correHezza nello stabilire criteri a “cose avvenute”; non si può de-
cidere a fine anno cosa si sarebbe dovuto fare per aver diritto a degli incentivi.
Abbiamo anche chiesto se il fondo per liti è stato cosJtuito e, se così fosse, perché tale indennità
sia stata inserita nel FRD e non nei Decreti incentivi. L’incidenza di tale indennità è molto cospicua
per cui se fosse pagata con parte delle risorse del FRD toglierebbe notevoli fondi destinati a tuHo il
personale.
Si è passato poi a discutere dei nuovi requisiJ di accesso al profilo di IspeHore tecnico, che l’Ammi-
nistrazione intende individuare, al fine di poter partecipare al prossimo concorso INAIL per l’assun-
zione di figure tecniche.
Come Flp, abbiamo ribadito la nostra posizione di neHa chiusura ad una eventualità del genere,
non perché siamo contrari all’assunzione di Ispettori tecnici, ma perché riteniamo che non sia il
modo giusto per affrontare la carenza di deHe figure quello di partecipare ad un bando indeHo dal-
l’INAIL , esclusivamente allo scopo di assumere, in modo surrettizio, stante il vigente ruolo ad esau-
rimento, proprie figure tecniche da adibire poi alla vigilanza assicurativa.
Piuttosto, sarebbe opportuno dare la possibilità a quanti, tra i nostri colleghi Ispettori ordinari, già
impegnati sul campo, da diversi anni, nella vigilanza tecnica, di poter passare al profilo di Ispettore
tecnico.
Non capiamo questo strano interesse improvviso verso questo profilo quando in realtà negli uffici
mancano gli amministraJvi tanto che molti ispettori si vedono costretti a svolgere compiti ammini-
stratovi, anche senza averne nessuna competenza, distraendoli, tra l’altro, dalla loro reale attiività .
Facciamo come il gatto che si morde la coda: assumiamo ispeHori per desJnarli poi a fare gli am-
ministrativi. La manovra incomprensibile messa in campo finora assumendo funzionari informaJci
poi trasformati in ispettori tecnici ci ha pregiudicato la possibilità di assumere quella categoria che
più manca a questa amministrazione: gli informatici.
Tra l’altro ci chiediamo quando verrà attuata la riforma degli uffici territoriali con il relaJvo fabbiso-
gno di personale meHendo finalmente mano alla mobilità del personale che è in forte difficoltà an-
che a causa del covid? Poi potremo finalmente fare le “ormai dimenticate” piante organiche per
definire le reali carenze di personale, territorio per territorio, e provvedere così a meHere in campo
concorsi miraJ. Sono tanti gli argomenti urgenti da trattare, ma ci troviamo a discutere per i profili
d’ingresso per ispeHori tecnici. È possibile che non siamo in grado di bandire un concorso nostro.
Sarà anche per questo che l’INL è un ente che non decolla? Sconosciuto ai più?

Per quanto concerne l’ultimo punto all’ordine del giorno, ossia l’indennità da attribuire ai prossimi
titolari delle Posizioni Organizzative, in aHesa di conoscere con esattezza il quantum delle risorse
disponibili, si è ritenuto opportuno rinviare la discussione alla prossima riunione già fissata per il
16 dicembre p.v. .
A margine della riunione, tra le varie ed eventuali, venendo incontro, anche, e sopraHuHo, alle
numerose segnalazioni provenienJ dai colleghi sul territorio, abbiamo ricordato al Dr. Diana che
molti Dirigenti periferici intendono obbligare il personale dipendente a fruire di tuHe ferie residue,
entro la data del 31 dicembre 2020, la qual cosa cozza evidentemente con le vigenti norme con-
traHuali, e con la situazione pandemica in atto .
Su quest’ultimo punto, il DireHore Diana ha precisato che ciascun singolo Direttore sul territorio
saprà contemperare, con una buona dose di equilibrio, e, sopraHuHo, con il buon senso, le giuste e
sacrosante esigenze del personale con quelle aziendali, al fine di poter assicurare sempre la piena
efficacia e fruibilità dei servizi erogati dai propri Uffici agli utenti interessati.
Ancora una volta l’Amministrazione non prende posizione e demanda ai direttori territoriali conto-
nuando a creare disparità di trattamento del personale. Proprio non ci siamo. Mancano direttive
chiare e univoche dal centro tanto che ormai ogni ITL si muove in maniera autonoma: questo è av-
venuto per la riparJzione del DM incentivi, per la valutazione della performance, per la fruizione
delle ferie.

IL COORDINATORE GENERALE
Angelo Piccoli