Siamo già a metà Gennaio del nuovo anno ma le problematiche, che erano sul tavolo nell’anno vecchio, non hanno trovato nemmeno una calendarizzazione per la loro trattazione.
L’INL ha iniziato il suo sesto anno di esistenza ma continua ad essere un Ente non ben definito.
Siamo al terzo Direttore dell’INL ma non ancora si capisce bene quale veste voglia vestire questa Agenzia.
Abbiamo perso per strada i vecchi compagni di viaggio (INPS e INAIL) ma ne abbiamo acquisiti di nuovi (ASL) con nuove funzioni non ben definite per le quali si stanno facendo corsi online che però non investono tutto il personale (a tal proposito vi alleghiamo la nota inviata, nei giorni scorsi, al Direttore Giordano).
Si è nuovamente fatta una riorganizzazione a livello centrale – se ne fa una ogni cambio di Direttore- senza però mettere mano agli uffici territoriali che ormai da troppo tempo sono in grande sofferenza sia per la transizione tecnologica infinita e mal gestita sia per la grande carenza di personale aggravata dalle assenze causa COVID.
Non è mai stato stilato un vero piano per il lavoro agile tanto che ogni Dirigente interpreta a modo proprio direttive del momento spesso non molto chiare.
Le problematiche legate alle nomine dei Capi processo non hanno trovato soluzione tanto che si è pensato bene di non procedere alla selezione dei capi teams.
Unico argomento affrontato è stato il sistema di valutazione che però ha già dimostrato tutte le sue pecche.
La discussione del FRD del 2021 non è stata nemmeno iniziata e tantomeno quella sull’attribuzione dei buoni pasto durante il lavoro agile nella fase emergenziale.
Siamo tra l’altro ancora in attesa dei nuovi dei nuovi Direttori Centrali (nuovi è un parolone visto che assisteremo solo ad un giro di valzer) per cui non si sa nemmeno a chi indirizzare eventuali richieste di tavoli di confronto urgenti.
Non affrontiamo minimamente l’argomento nuovo CCNL e conseguente CCNI perché per l’INL di nuovo non c’è assolutamente nulla.
IL COORDINATORE GENERALE
Angelo Piccoli
